La parola che incanta con Lucilla Giagnoni

CARAVAGGIO sabato 28 apr 2012

“La parola che incanta”

Laboratorio diretto da Lucilla Giagnoni

 

La mia formazione teatrale nei primi anni 80, ancora oggi che sono passati venticinque anni, mi pare piuttosto anomala: da Vittorio Gassman a Jerzy Grotowsky. Gassman-Grotowsky.  Due “Grandi G” che, allora, stavano agli antipodi della cultura teatrale. La Grande Tradizione  (Gassman) la Grande Ricerca (Grotowsky).

Sono felice a questo punto di chiamarmi Giagnoni ( anche io, una “G”).

Devo ai miei genitori, che non hanno mai seguito teatro o cinema, la curiosità verso il mondo che mi ha spinto a studiare d’attrice; devo sempre a loro lo sradicamento doloroso in piena età adolescenziale dalla città dove sono nata e cresciuta, Firenze, verso le pianure del novarese, immerse nelle risaie. Sradicamento che all’inizio mi ha privata del suono della lingua madre, il toscano, e mi ha impedito di assumere la nuova parlata nordico-lombarda. Sradicamento che per un po’ mi ha resa “afona”, senza lingua in cui riconoscermi, senza identità, alla ricerca di radici. Un’adolescente “perfettamente” in crisi.

Questo mi ha spinta al teatro e a tornare a diciannove anni alla Bottega di Gassman a Firenze dove ho avuto i primi rudimenti sull’arte e la tecnica della Parola teatrale.

Nella scuola di Teatro diretta dall’attore più  carismatico del suo tempo, per un anno intero abbiamo lavorato solamente sulla Poesia. Non un personaggio, non un testo teatrale, solo letture a voce alta di poesie. Un lavoro di disciplina.

Chi mi ha guidata in questo percorso è stato un altro grandissimo maestro  e grandissimo attore: Giuranna (Paolo). Ma guarda, un’ altra  “G”.

Uscita dalla Bottega mi sono subito legata al Teatro Settimo (Gabriele Vacis ne era il regista: una G nel nome però c’è..) con cui ho collaborato per più di vent’anni.

I primi passi li abbiamo dedicati soprattutto al lavoro sul corpo, allo studio e all’elaborazione dell’esperienza  e delle ricerche di Grotowsky,

Poi ho trovato una mia “Voce” lavorando da sola,  in particolare intorno alla poesia della  Divina Commedia.

Questa sintesi è il senso del mio percorso d’attrice: conciliare la tecnica dell’Attore di Parola della Tradizione Italiana con le nuove intuizioni del Teatro di Ricerca Internazionale.

Corpo e Parola.

Parola che si fa corpo: il problema della lingua, la ricerca sul suono e il suo significato è stato per me, da sempre, prioritario.

Che cosa significa, ad esempio, nel profondo, la lettera “G” ?

La risposta si può trovare soprattutto nei grandi testi di Poesia, perché questo è il vero  sapere dei Poeti.

La risposta si può trovare nei grandi narratori che della Parola hanno saputo cogliere la forza evocativa, la capacità di far scaturire immagini nella mente di chi legge o ascolta.

La risposta è nel Libro dei Libri, la Bibbia che fin dal suo incipit ci racconta che il mondo nasce proprio dalla Parola:  “Dio disse: Sia la luce e la luce fu!”

Lucilla Giagnoni

Attraverso il laboratorio si scoprirà come la parola sia qualcosa di corporeo, di fisico, di sensoriale. La Parola è Voce-Corpo, ovvero suono; interessa, perciò, un insieme di parti del corpo: l’apparato fonatorio che produce ed emette la voce, e l’udito che la riceve e partecipa, regolandola, alla produzione della stessa. Come corpo partecipa alle leggi fisiche che regolano i corpi.

 

PROGRAMMA

Studio del suono e del ritmo.

Analisi di alcuni passaggi di grandi testi sacri e della loro sonorità come esempi dell'importanza dell'uso delle lettere e del loro suono nella trasmissione del sapere (libro della Genesi, Divina Commedia).

Lavoro sul corpo e nello spazio per "muovere" il suono.

Interpretazione e lettura di testi poetici.

Interpretazione e lettura di brani di prosa.

 

MODALITÀ DI ATTUAZIONE

Il lavoro si svolgerà a partire dalle letture di materiali poetici di Dante, Leopardi, Pascoli, Montale, Saba, Quasimodo forniti da Lucilla stessa.

Ai partecipanti al laboratorio si chiede di portare una poesia degli autori citati e un breve brano di prosa di un autore a scelta, non più lungo di 400-500 parole.

Il corso parte con un minimo di 12 iscritti.
 

 

 

 






 


Il laboratorio di svolgerà a Caravaggio

sabato 28 e domenica 29 aprile 2012

Presso Palestra Punto Fitness

Viale Papa Giovanni XXIII, 29 Caravaggio (BG)



  

con Lucilla Giagnoni

Numero partecipanti: minimo 12 - massimo 20

Durata: 12 ore

Sabato: 14,00 - 18,30

Domenica: 09,30 - 13,00 / 14,00 - 18,00

Il pranzo della domenica è incluso e si svolgerà presso la palestra.

Per info costi e iscrizione:

comeunfiordiloto@gmail.com - 340 7280347