Lo scialle

CARAVAGGIO domenica 27 gen 2013

Lettura drammatizzata di Federica Cavalli

Ciao papà,
ti saluto perché forse la prossima volta che la mamma scrive sarò morta.
Qui li uccidono i bambini...ma io voglio vivere!
                                                  -una bimba di 12 anni vittima dell'olocausto-
                           Berlino 2010, Mausoleo  per gli Ebrei assassinati in Europa
 

Leggendo, quasi per caso, il piccolo libro di Cynthia Ozick “Lo scialle” mi sono ritrovata a piangere. Poi il viaggio a Berlino. Da qui l’idea di questo spettacolo che nasce, con insistenza, dopo essere rimasta, ore e ore, tra le vite di innocenti raccontate nel Mausoleo per gli Ebrei assassinati in Europa a Berlino.
 
Lo spettacolo è in parte itinerante, lo spettatore è parte dell’evento.
Si è voluto cercare la partecipazione emotiva dello spettatore non di come “colui che guarda”, ma come di “colui che vive”.
 
Tutto inizia da un proclama del Führer e dalla notte dei cristalli; il cammino verso il lager, la solitudine dell’io di fronte alla dignità calpestata, fatta a brandelli.
Poi il racconto, lo scialle, che è salvezza e nutrimento.
Infine il lamento funebre.
 
Un’attrice diventa Rose, Stella e Magda.
Attimi di vita, la fame, la fatica, il freddo, la gelosia, la morte.
 
La lettura lascia il posto al corpo che prende voce.
In scena, un'unica persona.
Il filo spinato.
Un lamento strozzato.
 
Lo spettacolo inizia all’ingresso del teatro: sirene, vetri rotti, passi tra capelli, vestiti, scarpe. E termina quando smetteremo di fare memoria.
 


Lettura drammatizzata tratta dal libro "Lo scialle" di Cyinthia Ozick

Di e con Federica Cavalli

Spettacolo realizzato per celebrare la Giornata della Memoria per il Comune di Caravaggio