Noi siamo luce

venerdì 12 ago 2022

Recensione di Federica Cavalli

Noi siamo luce

di Gerda Blees

 

Quando scelgo un libro sono il titolo e la copertina che guidano la mia mano nello scaffale della libreria.

I titoli e le copertine della casa editrice Iperborea aiutano la presa

È così che è avvenuto il mio incontro con “Noi siamo luce

 

Noi siamo luce

di Gerda Blees

Traduzione di Claudia Di Palermo

Editore italiano Iperborea, 2022

pag. 238

 

Noi siamo luce è la narrazione delle fragilità di Melodie, Muriël, Petrus e della povera Elisabeth che avviene grazie a testimoni speciali, venticinque per l’esattezza che in otto-dieci pagine gettano luce su un fatto: in una casa condivisa una persona muore per denutrizione accompagnata dagli inquilini che sostengono che la luce  dell’universo può nutrire quanto il cibo.

Questo il fatto realmente accaduto nell’estate del 2017 a Utrecht in Olanda a cui l’autrice Gerda Blees si ispira. Non ci dobbiamo aspettare la narrazione di fatti e persone reali, ma il frutto della sua immaginazione. L’autrice ha raccolto le informazioni apparse in internet e da articoli di giornale, ma non ha mai incontrato gli interessati.

Leggendo il libro si percepiscono gli interrogativi di Gerda Blees rispetto a quali sono le ragioni che muovono le persone a scegliere azioni anche così estreme come la morte.

Il libro racconta dell’uomo e delle sue scelte che muove i suoi passi tra il buio e la luce, tra bene e male. La linea è davvero sottile e chi siamo noi per giudicare?

Ecco il bellissimo e affascinante lavoro dell’autrice quello di far parlare dei testimoni non necessariamente in carne ed ossa, ma reali come ad esempio il pane quotidiano, una farfalla, Word Wide Web, la resistenza emotiva, la dissonanza cognitiva o l’estrattore per esempio.

Per capire, si sa, è necessario mettere in gioco la personale empatia, la capacità di ascoltare l’altro senza lasciarsi travolgere da tutte le emozioni. L’autrice fa questo grazie a testimoni-narratori che hanno una voce propria dando a noi lettori la possibilità di guardare tutte le facce di questo complesso poliedro, ma soprattutto – che è poi quello che interessa a me che sto davanti a queste parole – ci offre la possibilità di osservare quanto l’uomo sia complesso, complicato e che quello che si vede, che appare non è solo che un piccolo iceberg. Ecco allora il motivo di questi testimoni speciali che stanno con noi e dentro di noi anche quando siamo soli.

Il macro-tema trattato è la non nutrizione attraverso il cibo ma attraverso la luce dell’universo, ma non riguarda la predita di peso, non è un fatto solo fisico quanto piuttosto processo che toglie il cibo per vivere “un’esistenza più naturale e sostenibile”.

Noi siamo luce / Noi siamo amore / Noi siamo suoni ovunque / Noi siamo cellule piene di vita / Noi siamo niente / Noi siamo già tutto

Consiglio la lettura di questo libro soprattutto se si ama che le parole di altri ci mettano di fronte anche a parti di noi e che grazie a questo siano per noi un pungolo, un affondo nella nostra vita.

Ci sono diversi tipi di viaggi, io, vuoi per impossibilità, o per mancanza di occasioni e di tempo, o forse solo per pigrizia non ho mai girato molto, il viaggio però più bello lo affronto tutti i giorni anche grazie ai libri che mi danno l’occasione di conoscermi un po’ meglio, un po’ di più e così, senza rendermene conto, mi sono accorta che anche nei momenti in cui sono sola, in verità sono circondata da testimoni imparziali e oggettivi.

Ricordo quando da piccina il mio papà, quando mi capitava di restare sola mi diceva “Non aver paura, non sei da sola, ci sono i tendaggi, il tavolo…. “ e io davvero mi sentivo meno sola, più sicura, in compagnia.

Proposta per tutti:

Noi siamo… e se ciò che ci circonda potesse raccontare di noi, della nostra vita, o di un particolare momento, cosa racconterebbe?

Se ti va, prova questa cosa, prova a scrivere cosa direbbero questi testimoni speciali di te. Fallo per te!

Buona lettura

 

Gerda Blees

Gerda Blees

Gerda Blees (1985) vive in una comune ad Amsterdam, ed è una poetessa e scrittrice olandese. Noi siamo luce è il suo primo romanzo e ha ricevuto recensioni entusiaste dalla stampa olandese. È stata finalista del Premio Libris e ha vinto nel 2021 il Premio dell'Unione europea per la letteratura e il Premio dei librai olandesi.

 

 

 

 

 

Claudia Di Palermo

LINGUE: Olandese
TITOLI IPERBOREA ad oggi: 10

Nata a Roma nel 1967, si è laureata in Lingua e Letteratura Olandese e Fiamminga all’Università La Sapienza. Negli ultimi quindici anni ha tradotto alcuni tra i più importanti autori classici e contemporanei di lingua nederlandese, come Jan Jacob Slauerhoff, Cees Nooteboom, Tommy Wieringa, Jan Brokken, W.F. Hermans, Jan Wolkers, F. Bordewijk, Arnon Grunberg, Abdelkader Benali. Nel 2011 ha vinto il premio alla carriera della Dutch Foundation for Literature per la sua opera di traduzione e mediazione culturale tra Olanda e Italia.